venerdì 6 settembre 2013

So Far Øer so good

A pensarle difficilmente vengono in mente, o forse si: "ah ma sono le isole con la nazionale di calcio in cui giocano il postino ed il panettiere!". Ecco il luogo più comune delle Far Oer è questo la nazionale simpatica, quella che andrebbe bene nello spot "ti piace vincere facile?". Fuori da questo, queste piccole isole a largo della Scozia, circondate dal Mare del Nord nascondono natura, silenzio, calma e tranquillità. La vita scorre serena, soprattutto nei mesi caldi; poco traffico, poco turismo città da 1000 abitanti e poco più o paesi da quattro-cinque case e stop. Appena arrivati ti accorgi subito di essere lontano mille miglia dal caos della modernità, l'aereoporto dell'isola di Vagar, l'unico in tutte le 18 isole, riceve sui 4-5 voli giornalieri è piccolo, scendi dall'aereo a piedi e cammini sulla pista per poter entrare nell'hangar ed aspettare il tuo bagaglio. Presa la macchina a noleggio (con unicar.fo mi son trovato benissimo sia come mezzo che come prezzi) comincia l'avventura. L'isola di Vagar ha una sola strada che passa per i principali centri collegandola con l'isola di Streymoy attraverso il tunnel sottomarino. In un pomeriggio si gira tutta senza particolari problemi ed è l'ideale per orientarsi e capire un attimo dove si è atterrati. Dall'isola di Vagar partono anche i traghetti per l'isola di Mykines, l'isola più occidentale dell'arcipelago e considerata un vero e proprio paradiso per i birdwatcher. Sull'isola si trova un bed and breakfast e una serie di sentieri da poter prendere per girarla e passare una giornata in compagnia delle Pulcinelle di Mare, i simpatici uccelli dal becco rosso che da lontano ricordano vagamente i pinguini. Lungo i sentieri, seguendo le scogliere, si scorgono facilmente anche Sule Gabbiani e Porcellarie ma sono quasi 300 le specie di uccelli censite nella piccola isola. Lasciata Mykines con il traghetto della sera ci si sposta verso Streymoy, l'isola più grande dove si trova anche la capitale, Torshavn. Come prima tappa ci dirigiamo verso Vestmanna sulla costa che guarda l'isola di Vagar. Centro abbastanza grosso per le isole, Vestmanna è il punto di partenza ideale per un altro giro in barca, verso le scogliere nel nord dell'isola. Tra anfratti scuri ed un mare minaccioso, più per il colore cupo che per l'agitazione delle acque, il tour permette un'ottima visuale dal basso delle scogliere dell'isola. Da Vestmanna si raggiunge poi la capitale Torshavn. Con i suoi 20.000 abitanti circa è la città più grande delle isole, con un centro piccolo che si affaccia direttamente sul porto e sui mercati del pesce che animano l'alba della città. Torshavn è la città forse con i maggiori servizi, ristoranti, pub, ha una linea di autobus gratuita per potersi spostare verso la periferia ed è la base ideale da tenere per girare la parte nord-orientale dell'isola di Streymoy oltre che punto di partenzaper le isole meridionali dell'arcipelago. In poco tempo si raggiungono infatti gli altri centri abitati come Tjørnuvík, piccolo centro situato a nord dell'isola in un insenatura sul mare che, se non fosse per i 14 gradi ed il paesaggio montuoso alle spalle ricorderebbe, per la spiaggia, i paesi caraibici. Da Torshavn partono anche i traghetti per le isole meridionali e per l'isola di Nolsoy, ideale, come Mykines per gli amanti del trekking e del birdwatching. Lasciata Streymoy si raggiunge, sempre in macchina, l'isola di Eysturoy, collegata da un ponte tra i fiordi, o meglio, come spesso amano scherzare gli abitanti del posto, da un ponte sull'Atlantico. Simile alla maggiore Streymoy, Eysturoy ha in Gjogv, Eidi e Fuglafjodur i sui centri principali da cui partire per trekking ed escursioni fino alla vetta più alta dell'isola, il monte Slættaratindur 882m. In base alle condizioni meteo, molto variabili sia da isola a isola che in ogni momento della giornata in base a dove ci si trova, le Far Oer si visitano senza problemi in una settimana, all'interno della quale si possono fare comunque numerose escursioni a piedi come a Mykines o, nell'isola di Vagar, lungo il lago Leitisvatn appena fuori dall'aereporto. Qui, con una camminata di 2 ore lungo la riva si arriva fino alla fine del lago dove una cascata di circa 30 metri lo ricongiunge con l'Oceano sottostante.