venerdì 9 settembre 2011

Nuoi stadi, nuovo calcio

Juventus Arena | U/C by MAGNITVDO
Juventus Arena | U/C, a photo by MAGNITVDO on Flickr.

Ho aspettato con piacere l'apertura del nuovo stadio della Juventus, queste strutture rinnovate sono sempre avveniristiche e affascinanti anche se non tifi per la squadra che le ha realizzate.
Ora le dichiarazioni di fondo del mondo calcistico sono entusiastiche, però se da un lato questo è il passo necessario per stare al passo coi tempi e i club europei più ricchi, dall'altro è un ulteriore perdita di identità.
Va bene costruire uno stadio per la Juventus che, come sottolineato di recente con il record di Del Piero 4 stadi in 18 anni, non ha forse un'idea precisa di casa, doveva ancora costruirsela.
Ma poi penso che i grandi stadi europei, Camp Nou, Santiago Bernabeu, stadi inglesi vari, sono tutti impianti oggi ancora avveniristici ma costruiti tempo fa, gestiti in proprio e riammodernati col tempo. Il fascino che esercitano lo esercitano per la storia passata le partite i campioni che l'hanno calcato. Quelli moderni sono scatole vive solo per il commercio, non hanno la leggenda del calcio scritta dentro di sè.
Prendete l'Arsenal. Aveva uno stadio, Highbury, tra i più belli e leggendari del mondo, ma per necessità (le dimensioni erano quello che erano) e business si è costruita un impianto nuovo di zecca. Bello, avveniristico, grande, adatto a tutte le esigenze.. Ma vuoto, da crisi di identità. Sarà forse un caso che da quando è stato abbattuto Highbury l'Arsenal non vinca più nulla in campo nazionale ed internazionale?
In Italia siamo ancora agli albori, la Juve la prima, tanti progetti ma poi tutti ancora risiedono nel caro impianto comunale, gestito più o meno in proprio affitti a parte. A parte alcune brutture architettoniche che veramente spero vengano abolite al più presto (vedi stadio del Cagliari) da un altro canto mi auguro che stadi leggendari come San Siro non vengano mai abbandonati. Lo stesso vale per altri impianti, magari brutti ma allo stesso tempo legati fortemente con l'immagine della squadra. Penso ad esempio all'Artemio Franchi, non un gioiello d'architettura, ma la Fiorentina senza il seguito della Curva Fiesole (così come la vediamo oggi) come sarebbe? La stessa cosa per il San Paolo che dovrebbe subire solo modifiche strutturali, interne per migliorare l'accoglienza, ma non un abbandono perchè il San Paolo è come il Vesuvio, un simbolo.
Un discorso a parte merita invece l'Olimpico, sia Lazio che Roma, meritano un impianto proprio in cui sentire ancor più da vicino il calore della gente, senza pista d'atletica. L'Olimpico è bello ma è uno stadio da cerimonia, da finale, non da calcio di tutti i giorni.
Per finire. Lo stadio rispecchia anche la passione, se tutti cambiano impianto diventeremmo tutti uguali, tutti con le poltroncine colorate e la Sky Box, in un contesto si più confortevole ma meno romantico di quello lasciato

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