Simpson. Stagione 12 episodio 9.
Lo spezzone in cui Homer parla alla scuola elementare sull'importanza della cultura. Alla fine il direttore Skinner chiude la conferenza dicendo: "E da oggi causa tagli scolastici abbiamo eliminato arte,musica ed educazione fisica. Sgombrate in fretta dalla sala tra poco sarà demolita per fare spazio ad un centro commerciale."
Piccolo spaccato di come certe volte un cartone animato rispecchi la vita reale più di un telegiornale. (Basta vedere anche l'episodio Spazzatura tra i Titani per farsi una chiara idea sulla situazione dei rifiuti a Napoli)
venerdì 26 novembre 2010
Le tribù di Facebook
Guardando il mio profilo e guardando il profilo di alcuni miei contatti, sono arrivato ad abbozzare un principio di teoria su quello che possono essere le tribù che popolano il social network. Immaginiamo (senza troppa fatica) che aprendo la pagina noi siamo in contatto su una finestra. Questa finestra la possiamo usare per guardare o per far guardare. Da qui la prima distinzione. Ci sono gli spettatori e i programmatori. Gli spettatori hanno in genere un numero "basso" di amici aprono facebook per leggere e commentare i post, usare la posta ma dificilmente pubblicano video-post-link in maniera continua.
I programmatori sono invece l'opposto. Sono l'anima attiva, hanno un elevato numero di amici, postano tutto quello che capita loro sottomano di divertente e che possa riguardarli, gli piace ricevere notifiche, discutere, interloquire e portare in primo piano il proprio pensiero o idea.
In mezzo ci sono poi sempre le eccezioni. Una particolare la chiamerei Indipendenti. Sono quegli utenti che pubblicano spesso, ma hanno un numero esiguo di contatti. Per essere così, di nicchia al'interno di un movimento di massa.
lunedì 8 novembre 2010
venerdì 5 novembre 2010
Foursquare
L'ultima novità in fatto di socialnetwork è Foursquare. Come facebook anche questo sito funziona in maniera abbastanza semplice e si basa sulla segnalazione del luogo in cui ti trovi al momento arricchendola con considerazioni personali. (sei al bar x e scrivi @bar x a mangiare). Il limite maggiore (ma forse il motivo che lo salverà dal degenero che regna su facebook) è che si può utilizzare soprattutto con smartphone o telefono con accesso ad internet, dal proprio computer di casa o lavoro gli spostamenti segnalabili sono più limitati.
Come riporta anche Wired:
L'uso di Foursquare è estremamente semplice: per ogni luogo visitato si ottiene un punteggio e più i checkin nello stesso posto saranno numerosi, più alte sono le probabilità di diventarne il sindaco. Sia con la classifica a punti, sia con il numero di poltrone conquistate non è ancora chiaro cosa farci. Ma è divertente segnalare la propria posizione agli amici, anche grazie alla condivisione dei propri spostamenti su Facebook o Twitter. Specie se per ogni luogo taggato si lascia un commento, visibile a chiunque passerà dopo di voi: un suggerimento sul piatto tipico o un'informazione utile.
"Il vecchio Conosco il barista, digli che sei mio amico e ti offre da bere oggi passa per Foursquare", continua Tommaso. "Capita così che qualcuno inizi a lanciare qualche piccola iniziativa locale. Inoltre è successo qualche volta che arrivo in un nuovo ristorante e scopro i piatti forti o inizio a scoprire una zona a partire dai suggerimenti dei contatti. Molti pensano che il bello di 4sq sia solo nei badge da sbloccare e nelle cariche da sindaco. L'aspetto ludico è solo un abile stratagemma per popolare il servizio senza sforzo e in maniera divertente".
Ci sono gia tentativi di imitazione, vedremo se la strada di questo programma avrà il successo di Facebook e Twitter o passerà brevemente in secondo piano
Come riporta anche Wired:
L'uso di Foursquare è estremamente semplice: per ogni luogo visitato si ottiene un punteggio e più i checkin nello stesso posto saranno numerosi, più alte sono le probabilità di diventarne il sindaco. Sia con la classifica a punti, sia con il numero di poltrone conquistate non è ancora chiaro cosa farci. Ma è divertente segnalare la propria posizione agli amici, anche grazie alla condivisione dei propri spostamenti su Facebook o Twitter. Specie se per ogni luogo taggato si lascia un commento, visibile a chiunque passerà dopo di voi: un suggerimento sul piatto tipico o un'informazione utile.
"Il vecchio Conosco il barista, digli che sei mio amico e ti offre da bere oggi passa per Foursquare", continua Tommaso. "Capita così che qualcuno inizi a lanciare qualche piccola iniziativa locale. Inoltre è successo qualche volta che arrivo in un nuovo ristorante e scopro i piatti forti o inizio a scoprire una zona a partire dai suggerimenti dei contatti. Molti pensano che il bello di 4sq sia solo nei badge da sbloccare e nelle cariche da sindaco. L'aspetto ludico è solo un abile stratagemma per popolare il servizio senza sforzo e in maniera divertente".
Ci sono gia tentativi di imitazione, vedremo se la strada di questo programma avrà il successo di Facebook e Twitter o passerà brevemente in secondo piano
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